Zavattini : una reverie

“Fu così che con la guerra i miei lasciarono Luzzara, per andare a lavorare presso una fabbrica di Parodi, quello della Bombrini – Parodi Delfino, che aveva stima di mio padre. Invece di andare in guerra, mio padre andò a dirigere l’albergo, il ristorante degli operai, dei dirigenti, della fabbrica di Segni Scalo.

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La casa degli orfani dello scoppio del ’38

Casa 212, simbolo e ricordo indelebile per i colleferrini, divenne abitazione di tanti bambini rimasti orfani di padre o di madre in quella tersa e fredda mattina di gennaio del 1938.

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Storia documentale della edificazione della chiesa

Dai carteggi dell’ing. Leopoldo Parodi Delfino al vescovo di Segni mons. Fulvio Tessaroli e dalle risposte del vescovo, si ricava come nell’arco di solo sei mesi (da gennaio a luglio 1936) si completava la fase progettuale e burocratica per avviare i lavori della chiesa nella “Nuova Colleferro”.

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Casa del Fascio. Un edificio che non doveva essere costruito.

In soli 119 giorni venne, invece, completato e consegnato al committente. Fu voluto dall’ing. Leopoldo Parodi Delfino, finanziato dallo stesso e dai dirigenti, impiegati ed operai della Società BPD (cfr. lettera dell’8 gennaio 1936 dell’on. Giovanni Marinelli).

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