L’albergo-mensa si colloca lungo l’attuale Corso Garibaldi.
Si tratta di un edificio di due piani fuori terra con piano seminterrato. In quest’ultimo sono collocati la cucina, le celle frigorifere e gli uffici per gli addetti.
Al piano terra vi sono le sale per la ristorazione e le sale relax. Ai piani superiori vi sono una ventina di stanze per piano dotate di bagno, differenziate tra loro sia per la metratura che per la conformazione planimetrica.
L’edificio è articolato in tre bracci a formare una “corte aperta”. Vi sono due ingressi caratterizzati da porticati e colonne. L’ingresso laterale è trattato in maniera “monumentale” con colonne che corrono dal piano terra all’ultimo piano. Il secondo piano presenta dei loggiati e una terrazza. I balconi erano caratterizzati dalla presenza di piante “a cascata” a ricreare una sorta di giardini pensili.
Dalla tipologia variegata delle stanze e dalla presenza delle zone relax si può presumere che, a differenza dell’Albergo Aurora, l’edificio fosse destinato ad impiegati di primo livello come dirigenti o quadri.
Altro elemento caratterizzante è la presenza del verde con dei giardini di tipo “formale” che separano la strada intercomunale dall’edificio.