Con la tavola M/2371 del 6 febbraio 1937-XV l’ingegnere Morandi traccia a grafite su foglio di carta lucida il progetto di massima del Cinema-Teatro a Colleferro inserito nell’edificio a portici sul lato destro del palazzo comunale (cfr. progetto con piante e sezione M/2371).

Costruire locali di pubblico spettacolo all’interno di edifici a destinazione mista per Morandi è una opportunità per socializzare e condividere gli spazi privati con quelli pubblici, una soluzione già applicata a Roma da anni (vedi Cinema Augustus, 1933; Cinema-Teatro Giulio Cesare, 1935).
Il Cinema-Teatro BPD a Colleferro assume però una valenza specifica di polo di attrazione culturale e sociale in quanto al primo piano, a livello della galleria, alcuni ambienti vengono destinati, per volontà dell’ing. Parodi, al tempo libero, ed ecco la sala biliardi, la sala lettura e riunioni, la biblioteca, l’ampio salone in ingresso per ricevimenti e incontri culturali (cfr. pianta primo piano-galleria, dis. E/2608 del 08.06.1937).

Si riportano di seguito le ulteriori tavole di progetto dove è possibile constatare, attraverso il numero progressivo dato ai disegni dallo studio Morandi, l’esiguità del tempo trascorso tra i progetti di massima del febbraio 1937 e quelli esecutivi già nel giugno dello stesso anno.








Con il dimensionamento dei telai in calcestruzzo armato, di particolare fattezza per l’ampiezza del locale e soprattutto per la particolarità del sito, il progettista riesce, pur nelle modeste dimensioni del terreno messo a disposizione, a inserire l’intera sala cinematografica.
Oggi gli ambienti dell’ex Cinema-Teatro BPD sono utilizzati da un istituto bancario. Dal primo piano, sopra i portici, al terzo piano, l’edificio nelle sue due scale ospita dodici famiglie.