Le palazzine realizzate negli anni Cinquanta sono riassumibili nelle seguenti tipologie: i tipi I, II, III e IV con progetto del 1949 e i tipi A e B con progetto del 1956.
Il primo gruppo è progettato da Riccardo Morandi.
Tutte le tipologie sono palazzine a tre piani con due alloggi per piano uguali e simmetrici tra di loro e sottotetto.
La scala ad uso promiscuo è situata in posizione centrale ed all’aperto (loggiato). La distribuzione interna di ogni alloggio è di tipo seriale con corridoio intermedio parallelo alla facciata principale.
Gli edifici presentano un basamento in tufo a vista e sono caratterizzati da una facciata ad intonaco dal colore chiaro tendente al bianco.
Nonostante tali caratteri comuni, ogni tipologia è caratterizzata da specifici e diversificati accorgimenti architettonici che sono tali da garantire un carattere individuale a ciascuna palazzina.
Eccetto piccoli mutamenti (come la chiusura dei loggiati relativi alle scale), le palazzine si sono conservate pressoché intatte nel loro disegno originario.
A differenza delle case per dipendenti del 1949, nei tipi A e B scompaiono i loggiati. I balconi sono a sbalzo e assumono forma articolata e differenziata anche nello stesso prospetto garantendo alla facciata un maggior movimento.