Le case a corte, assieme ai fabbricati in linea, fanno parte del sistema di fabbricati intensivi e/o ad uso specialistico realizzati a partire dagli anni Trenta che si collocano in posizione pianeggiante in corrispondenza della piazza e delle vie di collegamento intercomunale.
Le case a corte possono essere dotate di portici e avere delle funzioni differenziate ai piani terra, come gli edifici prospicienti Piazza Italia e Piazzale Matteotti (ed in particolare le Case 222, 223, 226, 229, 301 e 302).
Ogni appartamento consta di un numero di vani variabile da tre a quattro con l’aggiunta di una cucina e un bagno.
La distribuzione alle varie stanze è di tipo seriale con un percorso intermedio rigirante parallelamente alla facciata principale. A differenza degli edifici in linea e delle tipologie a corte degli anni Cinquanta, tali fabbricati costruiti negli anni Trenta occupano tutto il lotto a disposizione e non sono dotati di orti e giardini.
Come noto, gli appartamenti degli edifici a corte e di tutti i fabbricati intensivi erano destinati agli impiegati degli stabilimenti, a differenza delle case a schiera che erano destinate agli operai.